12 novembre 2006

PAZZIE. Centro commerciale sulla vetta del Piccolo Cervino

Dal nuovissimo sito-blog che ho ideato e che curo personalmente per Italia Nostra riprendo una curiosa e inquietante notizia. Divertitevi:
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Allora avevano ragione le barzellette sugli svizzeri. D’accordo, l’idiozia è ben rappresentata ovunque, e anche noi Italiani modestamente ci sappiamo fare, ma questa della piramide con dentro ristorante, albergo, sala multimediale e "centro commerciale panoramico" (e ti credo…) quasi a "completare" la cima tronca del Klein Matterhorn, o Piccolo Cervino, per un Paese che di bello ha solo le montagne e perciò dovrebbe tenersele da conto, be’ è davvero madornale.
E la stampa, ottusamente, ad elogiare l’iniziativa. Con questo trucco il Piccolo Cervino "si alzerà di 117 metri e raggiungerà quota 4.000". Ma no. Ed è il Corriere della Sera, non Il Giornale del Popolo o il Berner Zeitung.. Non c’è una parola di perplessità, come se fosse normale, una trovata turistica da provare. Ma allora, perché pagare un giornalista? Basta far fare l’articolo da un computer. E dire - ma questo, l’articolista Stucchi lo ignora - che il giornalismo storicamente nacque per fare critica e commenti, non cronaca, che allora non interessava.
Voi direte, "pazzesco, però è in Svizzera". E no, perché la cima artificiale si vedrà anche dall’Italia, come "vanta" già ora l’ineffabile articolista. Sentite qua: "Per ammirarla, gli italiani non dovranno andare oltreconfine, ma basterà transitare dal Plateau di Cervinia per rendersi conto della meraviglia che avrà buon diritto di entrare nel Guinness dei primati. In pratica sulla vetta del Piccolo Cervino sarà costruita una piramide in vetro e acciaio alta 117 metri che terminerà con una piattaforma panoramica a 4.000 metri sul livello del mare. Nella piramide ci saranno ristoranti, spazi multimediali, e successivamente anche un albergo". E un parcheggio, no? Dopo questa frase, penso che sarete tutti d’accordo, eleggiamo l’articolista "svizzero ad honorem". Ammesso che non sia già svizzero di suo.
Certo, a quelle quote ci sono problemi, ammette il redattore. "Dal momento che a queste altitudini molte persone dormono male (a causa del ridotto contenuto di ossigeno nell’aria), all’interno dell’albergo si dovrà mantenere un’atmosfera pari a quella presente a 2200 m s.l.m. (come succede per gli aerei). Per entrare in questa sorta di universo chiuso gli ospiti dovranno passare in camere di compensazione. Sulle pareti esterne della vetta e della piramide, alta circa 90 metri (circa 30 piani), gli ascensori panoramici percorreranno i 190 m che separano la piattaforma sul ghiacciaio". E ancora: "La piattaforma sul ghiacciaio si trova all’estremità inferiore degli ascensori panoramici. I turisti potranno così ammirare da vicino crepacci e vette, un’esperienza che normalmente è possibile solo partecipando a escursioni guidate".
"Tutto è cominciato nel 2004 quando la società Zermatt Bergbahnen ha bandito un concorso per la riorganizzazione del Matterhorn glacier paradise. Sono stati presentati cinque progetti. Il consiglio di amministrazione ha scelto il progetto di Heinz Julen e Ueli Lehmann dopo avere realizzato uno studio di fattibilità tecnica. Il progetto è una vera sfida, in particolare dal punto di vista della statica. Il team di progetto è composto dal Capo struttura di Zermatt Bergbahnen, Christen Baumann, da Heinz Julen (artista), Ueli Lehmann (architetto), da geologi, esperti di statica, ingegneri e altri professionisti competenti".
Non un accenno alla follia dell'idea, alla dignità della Natura, alla "quasi Wilderness" irrisa più che violentata (il Klein Matterhorn è già antropizzato da masse di turisti che vi arrivano a bordo d'un trenino a cremagliera), soprattutto ai diritti del prossimo, di chi quella confusione e quell'artificio non vuole. E sì, perché tra le libertà dell’uomo c’è anche quella di poter godere e ammirare la Natura così com’è, immergendovisi in solitudine e silenzio. Silenzio e solitudine che, ne siamo sicuri, ci saranno perfino sul Piccolo Cervino, una volta lontani da ferrovia e funivia. Macché: solo strafottenza, volgarità e irrisione dei diritti di libertà degli altri. L’intera catena delle Alpi compromessa esteticamente, il Cervino - quello vero - deturpato per sempre, quell’obbrobio "finto", visibile a centinaia di chilometri. Il paesaggio cambiato per sempre. Nessuna fotografia, nessuna cartolina avrà più il paesaggio originale, naturale. E vedendolo da lassù, ne rideranno perfino i Marziani, che sforneranno nuove barzellette sugli svizzeri ...
Ma forse - a me lo potete dire, voi che sarete sicuramente più esperti di me in geopolitica - forse la piccola Svizzera, aizzata da Bossi, vuole dichiarare guerra all’Europa? Sì, come nelle barzellette. Vuole la guerra? E l'avrà.
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Nella foto: ecco come apparirà la cima artificiale del Piccolo Cervino col Centro commerciale (elaboraz. al computer)

1 Comments:

Blogger Unknown said...

scusa la riesumazione della bloggata ma c'è una notizia fresca di oggi:
http://www.montagna.tv/?q=node/5306
CHE SCHIFO!!!

19 giugno 2007 alle ore 13:58  

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