01 luglio 2015

GRECIA. Corruzione da decenni, bilanci falsi, evasione. Altro che cattiva Europa!

NEL PAESE DEI FURBAKIS. Avete presente le sdegnate proteste che i tanti Italiani che si definiscono di Sinistra o Ecologisti o Cattolici Progressisti o, un po’ meno, Liberali, meno ancora Laicisti o Radicali, hanno inscenato per anni contro il Malaffare, sempre attribuito alla Destra, ai Fascisti, a Berlusconi, alla Casta politica, ai Monopoli, all’Industria di Stato, ai Pensionati d'oro e altri Parassiti, o – nei convegni – alla Crisi della Democrazia,  invocando come virtù salvifiche il rispetto delle Regole sempre e comunque (“se no, non c’è neanche libertà”, dicevano col ditino alzato), l’Etica politica, l’Onestà nel funzionamento della Polis, il Buongoverno, la Tutela del Territorio e della Natura, il Cittadino responsabile, il Bene Comune, una Urbanistica a misura d'uomo, il carattere Paritario dei rapporti tra cittadino e Stato in Democrazia, la Trasparenza delle decisioni e degli atti, il Conoscere e Far conoscere, il rifiuto in politica del Ricatto, dell’Inganno e della Furbizia machiavellica fine a se stessa, il no all’Intimidazione, alla violenza costituita dalla Disinformazione come prassi in Tv e nella stampa e come Ragion di Stato, l’Intrigo” come Costume Nazionale; ma che dico, la Mafia, come Infezione, anzi Tabe degenerativa di un intero popolo?

Ebbene, eccoli tutti in blocco, le anime belle e pure, i protestatari di professione abituati a stracciarsi le veste (ormai quindi nudi da tempo), dimenticarsi di tutto questo e giustificare l’esatto contrario: il Malaffare della Grecia. Come donnette qualsiasi messe incinte che s'innamorano del "simpatico mascalzone" che le ha stuprate: "Ma quale corruzione da generazioni, ma quali imbrogli di popolo e di Governo, i Greci sono "vittime", non colpevoli". Così un diffuso luogo comune pietistico e pietoso, specie in Italia, Paese cattolico e "femmina", altroché. Sindrome di Stoccolma. Anzi, di Atene.

L'incoerenza, la "solidarietà" piagnucolosa e pelosa di molti Italiani al popolo greco, solo ora che dopo decenni di finanza allegra e finanziamenti europei è stato colpito dalla crisi finanziaria fino al "default" tecnico delle sue finanze (insolvenza verso il Fondo Monetario Internazionale) e dalle decisioni avventuriste e irresponsabili del suo Governo populista sedicente "di Sinistra" ma appoggiato anche dalla estrema Destra, che ha avuto la faccia tosta di interrompere le trattative a Bruxelles e di indire addirittura un fuorviante referendum popolare (e siccome sono di una furbizia senza limiti, perfino su un documento sbagliato...), vuole qualche commento e alcune precisazioni. Perché nessuno degli Italiani "compassionevoli" ha protestato o ha ripreso i Greci negli anni scorsi per il comportamento folle e sconsiderato di popolazione ellenica e suoi Governi, che vivevano al di sopra dei propri mezzi e sempre con soldi in prestito.

La crisi risale, infatti, a molti anni fa, prima, molto prima, che intervenissero, anche con misure sbagliate, Troika-Merkel-FMI-Multinazionali-Gnomi di Bruxelles e altre comode teste di turco su cui far cadere l'ira popolare della demagogia greca. Insomma, ha ragione la antipatica Merkel e hanno torto i simpatici Tzipras, oltre la metà del popolo greco, e i tanti Italianuzzi a parole “di Sinistra” o “Cattolici Progressisti” o Ecologisti” o “Radicali”, ma sotto-sotto Cattolici mammoni e di Destra pronti come al solito a giustificare, perdonare, comprendere, commuoversi per i colpevoli che non hanno rispettato le regole.

La Chiesa è fatta per i peccatori non per gli onesti, mi ripeteva un mio tenace contradditore su Salon Voltaire, il sacerdote Stefano. Infatti siamo il Paese, unico in Europa (se non ci fosse la Grecia), in cui la gente sta d’istinto coi delinquenti e contro la Polizia – v. Napoli – e, a un livello più nobile, v. Nessuno Tocchi Caino (invece, Nessuno Tocchi Abele... beccati questa, “cattolico” Pannella!). Lo vogliamo chiamare pietismo o garantismo? Nessuno delle due: è anarchismo eversivo, ingiustizia massima: si privilegano i disonesti e si penalizzano gli onesti, sia tra persone, sia tra Paesi. 

Vittime i Greci? Certo, ma di se stessi e della classe dirigente che si sono dati (politici, armatori, albergatori, ristoratori), che poi è quella che non paga le tasse, oltre al ceto medio. Ma le vere vittime siamo noi Europei che stiamo facendo sacrifici (v. Italia), ma abbiamo dovuto dare 36 miliardi a quegli imbroglioni, che già sapevano che non ce li avrebbero restituiti mai, solo per permettergli di continuare a vivere nella corruzione e alle spalle degli altri. 

«La Grecia ha già ricevuto più finanziamenti internazionali di quanti ne ha avuti tutta l'Europa dal piano Marshall dopo la Seconda guerra mondiale», ha detto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. E poi, sono davvero "poveri" i Greci? Non guardiamo alle frange marginali delle periferie di Atene, Pireo e Salonicco, dove il turismo non arriva, ma al grosso del Paese. Sulla "povertà" del popolo greco bisogna intendersi. La Grecia incamera ogni anno miliardi di euro dal turismo, più dell'Italia. Fanno tutto in nero e moltissimi operatori sono sconosciuti al Fisco. Una trentennale esperienza di Grecia mi ha insegnato che in tutti i villaggi costieri della Grecia continentale e in tutte le isole, operano una massa di affittacamere a prezzi analoghi a quelli italiani di livello corrispondente, se non superiori (per intenderci un villaggio bruttino o mediocre 50 euro e più a notte). Infinito il numero di taverne e ristoranti locali aperti solo d'estate (che in Grecia va da marzo a novembre!). Ebbene, dove vanno tutti questi soldi e come mai lo Stato non li intercetta sotto forma di tasse se non in minima parte?

Insomma, va ribadito che in Grecia le ruberie di Stato e dei cittadini, le falsificazioni di bilanci ufficiali e statistiche, gli errori, i vizi, le furberie di massa - altro che solo Governo e classe politica - sono ben anteriori, e di molti decenni, alle misure europee e FMI. Furbi anche in questa mistificazione i Greci e le loro quinte colonne in Italia. Come mostra questo articolo.

Prendiamo a esempio le spese militari (p.es. acquistati nel 2010 in piena crisi due inutili sottomarini, v. immagine, pure difettosi, oltre a centinaia di costosissimi inutili carri armati Leopard, più di Germania, Francia e Italia, privi di munizioni però, come ha scoperto un’ inchiesta del N.Y. Times riportata da Il Post (che ha il link originale).

Ma questo è solo uno dei tanti perché del pazzesco deficit greco conseguente a corruzione, debito pubblico (ma soprattutto privato, prova Bagnai), ruberie, trucchi, abusivismi edilizi, distruzione del territorio, pensioni a 50 anni, finte invalidità, inefficienza, evasione fiscale e voglia di vivere nel benessere – alle spalle dei Paesi che gli fanno prestiti – anche senza lavorare. Ebbene, il suo esercito non ha mai sparato neanche un razzo di Capodanno, e del resto non saprebbe come spararlo, eppure è il Paese con più alte spese militari in rapporto al PIL (v. grafico nel blog dell’economista Bagnai).

Insomma, è una impietosa ma buona sintesi la battuta del Presidente del Consiglio italiano, il fiorentino scaltro Renzi: "Tsipras non pensi di essere più furbo degli altri: noi Italiani non abbiamo cancellato le pensioni baby per permettere di mantenerle ai Greci!", come riporta un articolo di Huffington Post. E i furbissimi (loro si credono) Tzipras e Varoufakis si sono infilati in un vicolo cieco, proprio a causa della loro furbizia plateale. Non si accorgono che gli altri se ne accorgono? Ecco un errore di ingenuità che commettono spesso Greci, Indiani, Arabi e Orientali quando vogliono ripercorrere le orme de "Le Mille e una Notte". 

Ma siccome i furbi sono più simpatici degli onesti ecco che qualche bello spirito ha pensato bene di creare una colletta internazionale per tentare di colmare il deficit statale che il popolo greco, più volte invitato, si rifiuta di ripianare. Cosa mai fatta in favore di nessun Paese onesto e virtuoso. Davvero, con questi cittadini infantili, emotivi e ignoranti che ci ritroviamo, conviene essere mascalzoni!

AGGIORNATO IL 15 LUGLIO 2015

3 Comments:

Blogger diego said...

Come vedi adesso l'italia,è un paese più sano della grecia, o immagini un rischio contagio. ciao

1 luglio 2015 alle ore 15:45  
Blogger Nico Valerio said...

Con la Ragione si direbbe proprio di no, come confermano i super-esperti. Peccato che nelle Borse e tra gli investitori di Fondi internazionali regni l'emotività più sfrenata. Se no, non si capirebbero a ogni stormire di fronda le vendite immediate in Borsa. Che poi verranno annullate il giorno dopo. Finché c'è l'ottimo Draghi non vedo grandi pericoli: ne abbiamo passati di peggiori.

2 luglio 2015 alle ore 11:21  
Anonymous Anonimo said...

Il primo ministro greco e anche aLtri membri dell'esecutivo non giurarono nelLe mani del prete ortodosso come usa. ma si sonoguardati dal ritoccare - del resto come in Italia - le esenzioni aLlA Chiesa quasi più magnacciona di quella cattolica. ovviamente non soLo lA Chiesa sprofonda le economie, ma iL suo contributo lo da. Tiziana Ficacci

8 luglio 2015 alle ore 11:16  

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